Indennità di frequenza: come e quando richiederla
L’indennità di frequenza è una prestazione economica di circa 280 euro mensili, erogata a domanda, a sostegno dell’inserimento scolastico e sociale dei ragazzi con disabilità fino al compimento del 18° anno di età. Spesso chi è seguito dai servizi pubblici può incorrere in periodi di sospensione del trattamento che possono creare discontinuità nel percorso riabilitativo. Una possibile soluzione è quella di rivolgersi ad un centro privato per un trattamento alternativo con dei costi che ricadono sulla famiglia: l’indennità di frequenza potrebbe essere quindi uno strumento di sostegno al percorso terapeutico così come all’acquisto di strumenti necessari per ridurre l’impatto delle difficoltà (computer, strumenti di videoscrittura per bambini disortografia, sintesi vocale per bambini con dislessia).
Facciamo subito una rapida premessa: disabilità ed invalidità sono due termini che possono spaventare, ma fanno riferimento ad una terminologia giuridica necessaria ad indirizzare strumenti come l’indennità di frequenza verso i giusti riceventi. Questo strumento ha una portata ampia poiché ne hanno diritto tutti i cittadini minori di 18 anni ipoacusici o con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge. Un bambino con sordità e con DSA hanno sicuramente difficoltà differenti nel svolgere le attività quotidiane, ma ciò non toglie che un bambino con dislessia davanti ad un testo può sperimentare alti gradi di frustrazione.
La diagnosi
Nel caso non si fosse in possesso di una diagnosi di DSA (o per altri disturbi), è opportuno richiedere una valutazione aggiornata in ASL o in un centro accreditato. A diagnosi effettuata (DSA o altre difficoltà), ci si può quindi recare dal medico di base che invierà la domanda di invalidità per via telematica. È importante che in questa fase il medico evidenzi in maniera chiara le difficoltà che il bambino riscontra nello svolgere le attività quotidiane (compiti, lettura, scrittura, ...) oltre ad evidenziare, basandosi sulla relazione degli specialisti che hanno effettuato diagnosi, quelli che possono essere gli ausili più indicati.
La fase amministrativa
Per la fase amministrativa si invia quindi la domanda tramite il sito INPS o con l'aiuto di un CAF. L'INPS fissa poi una visita medico-legale per le difficoltà evidenziate nella relazione. Alla fine di questo processo si stila un verbale che vale poi come riferimento giuridico per l'erogazione dell'indennità di frequenza.
La fase conclusiva
Se tutto il processo si è concluso correttamente l'erogazione del sostegno sarà confermata e durerà per tutta la durata dell'anno scolastico. Maggiori informazioni possono essere reperite presso il sito dell'INPS che contiene tutte le specifiche e i requisiti necessari. Riassumendo: